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ON. ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE: “SERVE SHOCK FISCALE ED UN PATRIOTA AL QUIRINALE”

Abbiamo intervista Andrea Delmastro Delle Vedove, Deputato di Fratelli d’Italia e volto storico del partito, da sempre fedele alla leader Giorgia Meloni. Il futuro del centrodestra, le misure economiche per rilanciare l’Italia e la partita politica del Quirinale sono stati i principali temi affrontati durante il confronto.

Si è da poco conclusa la vostra festa annuale.
Ritiene che Atreju sia diventata occasione di dibattito e confronto per tutte le forze politiche nazionali?

Atreju rappresenta dal suo principio nascita occasione di confronto fra tutti i partiti e le visioni politiche. Possedere una forte identità può essere il mezzo per aprirsi senza timore al dialogo anche con visioni opposte, come avvenuto nuovamente in questa edizione. Sarebbe bello se il numerico delle idee partorite da Atreju (anche quelle a Fratelli d’Italia più distanti) fosse eguagliato all’interno del dibattito sulla legge di bilancio, che si sta rivelando un mero marchettificio deleterio per il paese.

Quali sono le vostre prospettive per la partita politica dell’elezione del Capo dello Stato?

Sono state già indicate da Giorgia Meloni, che ha esposto la necessità di eleggere al Colle un Patriota, che si limiti a rispettare la Costituzione e difenda la nazione dalle ingerenze di Bruxelles sulla nostra sovranità, come accaduto nel 2011 con lo spread, di cui oggi non parla più nessuno. In questo momento per il centrodestra c’è in campo Silvio Berlusconi, che sarebbe la garanzia di poter governare senza ricevere sgambetti da figure istituzionali con sensibilità vicine ad altre fazioni politiche.

Come valuta il prolungamento dello stato d’emergenza da parte dell’esecutivo?

In primis lo ritengo incostituzionale, dato che la legge prevede non più di due anni per questi strumento emergenziale. Con la scadenza al 31 marzo 2022 si saranno superati di due mesi i limiti temporali sanciti legalmente. Inoltre, mi domando come si possa continuare a definire emergenza una situazione che dura da più di due anni. In questo arco temporale sarebbe stato doveroso organizzare al meglio l’uscita dalla problematica sanitaria e la ripresa economica, invece siamo ancora in balia dell’incapacita di ministri come Speranza.

Quali sono le proposte di Fratelli d’Italia per ottenere una piena ripartenza economica nazionale?

Mai più lockdown, chiusure e restrizioni per i tanti cittadini italiani che sono lavoratori in enorme difficoltà. Allo stesso tempo servirebbe un vero shock fiscale, ben diverso dalla magra cifra di 8 miliardi prevista in manovra, che produrrà un misero risparmio medio di 250€ per gli italiani. Inoltre, è drammatico assistere al rifinanziamento del reddito di cittadinanza, un metadone di Stato che produce ulteriore debito pubblico sulle spalle delle future generazioni, in pieno stile Democrazia Cristiana. Altra iniziativa importante sarebbe quella di permettere maggiore crescita per le aziende ed i settori strategici italiani, soprattutto quello della manifattura.

Sareste favorevoli ad un maggiore avvicinamento dei gruppi politici di destra al Parlamento Europeo?

Al Parlamento Europeo Fratelli d’Italia è rappresentante di un gruppo importante e storico come quello dei Conservatori e Riformisti Europei. È con quella identità che vogliamo crescere ed ampliarci, senza barattare con nessuno i nostri valori.

Sarà possibile costruire, da quì alle elezioni, una proposta conservatrice compatta ed in grado di governare?

Giorgia Meloni sta continuando a lavorare per ingrandire e radicare sempre più il centrodestra. Le va riconosciuto il merito di averci provato ed esserci riuscita anche quando gli alleati erano parecchio distanti. Crediamo nella possibilità di costruire un fronte conservatore compatto ed unito, basato sulla coerenza e su proposte concrete per rilanciare valori, progetti ed idee comuni.

DA ATREJU AI CONSERVATORI EUROPEI: L’ON. PAOLA FRASSINETTI RACCONTA CRESCITA E FUTURO DI FRATELLI D’ITALIA

Fratelli d’Italia rappresenta una realtà politica nazionale ben assodata.           Dopo anni di opposizione, il partito ha subito una crescita esponenziale che ne ha ampliato sempre maggiormente credibilità, fiducia da parte degli elettori e reti di rapporti internazionali.
Infatti, Giorgia Meloni ricopre attualmente il ruolo di Presidente dei Conservatori e Riformisti Europei, principale contenitore delle forze mondiali che si riconoscono nel conservatorismo.
Al fine di ascoltare prospettive ed analisi riguardanti Fratelli d’Italia ed il suo futuro abbiamo intervistato l’On. Paola Frassinetti, esponente storico e di spicco della forza politica. La recente edizione di Atreju, il prolungamento dello stato d’emergenza ed il futuro del centrodestra sono stati i principali argomenti trattati.

Si è da poco conclusa la vostra festa annuale. Ritiene che Atreju sia diventata occasione di dibattito e confronto per tutte le forze politiche nazionali?

Questa edizione di Atreju è stata per una settimana il centro della politica italiana. Va riconosciuta a Giorgia Meloni la capacità di aver organizzato dibattiti di grande attualità, su argomenti che interessano gli italiani. Tutti i maggiori protagonisti della politica sono intervenuti ad Atreju dimostrando ancora una  volta come FdI sia un partito fondamentale ed imprescindibile nel nostro panorama politico.

Quali sono le vostre prospettive per la partita politica dell’elezione del Capo dello Stato?

Siamo consapevoli che questa volta il centrodestra sarà determinante per l’elezione del Capo dello Stato.
Riteniamo importante la coesione della coalizione per gestire bene questo  fondamentale e delicato passaggio. L’obiettivo è quello di eleggere un Presidente che sia un vero Patriota e che garantisca il più possibile, in modo imparziale, l’equilibrio politico.

Come valuta il prolungamento dello stato d’emergenza da parte dell’esecutivo?

Non ha senso prorogare l’emergenza, basterebbe usare le normali regole usate fino ad ora per gestire la pandemia.
Non si può dichiarare di aver raggiunto gli obiettivi con i vaccini, il green pass ed il super green pass, avete le terapie intensive e le ospedalizzazioni sotto controllo e poi ritenere ancora che sia necessario il prolungamento dello stato di emergenza.
Il Governo dovrebbe ammettere il proprio fallimento.

Quali sono le proposte di Fratelli d’Italia per ottenere una piena ripartenza economica nazionale?

Per rilanciare la nostra economia innanzitutto crediamo sia necessario effettuare investimenti produttivi fondamentali, ci vuole una manovra espansiva piuttosto che delle misure assistenzialiste come il reddito di cittadinanza.
Sarebbe inoltre necessaria  la riduzione del cuneo fiscale per aumentare il potere d’acquisto degli italiani.
Va inoltre varata una riforma fiscale incisiva per alleggerire la tassazione alle imprese, al fine di creare nuova occupazione.

Sareste favorevoli ad un maggiore avvicinamento dei gruppi politici di destra al Parlamento Europeo?

Giorgia Meloni è Presidente dei Conservatori Europei ed ha subito indicato  nell’ECR il ponte naturale tra quella parte di PPE che soffre l’eccessivo schiacciamento sulle posizioni della sinistra e i gruppi sovranisti che rischiano di rimanere isolati. Continuiamo a lavorare su questa prospettiva, senza fusioni a freddo tra gruppi parlamentari ma con l’idea costante di rafforzare l’alternativa di destra nelle istituzioni europee.

L’ex sindaco di New York, Rudy Giuliani, ha parlato di “tempo per i conservatori al governo italiano” durante il suo intervento ad Atreju.
Sarà possibile costruire, da quì alle elezioni, una proposta conservatrice compatta ed in grado di governare?

Certamente! FdI ha sempre in questa legislatura avuto il ruolo di opposizione, questo non gli ha impedito però di farsi promotrice di proposte per migliorare le condizioni di vita degli italiani in campo economico, sociale, culturale. Per questo siamo consapevoli di avere tutte le carte in regola per governare l’Italia.

Intervista all’On. Emanuele Prisco

Abbiamo intervistato l’On. Emanuele Prisco, Deputato di Fratelli d’Italia, al fine di ascoltare la sua analisi politica sull’attuale situazione sociale. Libertà personali, giustizia e futuro del centrodestra sono stati i punti cardine della nostra conversazione.

EMANUELE PRISCO: “IN EUROPA SERVE PIÙ POLITICA E MENO BUROCRAZIA”

Come valuta Fratelli d’Italia l’introduzione del Green Pass obbligatorio per poter condurre una vita sociale effettiva?

Riteniamo sia una restrizione delle libertà personali. Siamo l’unico paese europeo insieme alla Francia che lo introdurrebbe e questo diventa un colpo per economia e turismo in una nazione che fa di questo settore un caposaldo del proprio sviluppo economico. Fermo restando che dobbiamo convincere con dati certi le persone a vaccinarsi.

Il vostro partito registra una crescita di consensi esponenziale e costante. Siete convinti di poter ambire ad essere il primo partito nazionale alle prossime elezioni?

A mio avviso l’importante è che il centrodestra si presenti unito alle elezioni e possa vincere con un progetto chiaro per l’Italia. Le maggioranze eterogenee, come abbiamo visto in questi ultimi due governi, portano solo a compromessi al ribasso e alla Nazione serve volare alto. I sondaggi confermano una crescita di Fratelli d’Italia e l’apprezzamento verso il nostro presidente Giorgia Meloni determinata dalla chiarezza delle nostre posizioni e dalla coerenza dimostrata rispetto agli impegni presi con i cittadini.

Fratelli d’Italia ritiene fondamentale un profondo cambiamento all’interno del nostro sistema giudiziario. Pensate che la strada dei referendum, tracciata da Lega e Partito Radicale, sia una soluzione efficace?

Li sosteniamo quasi tutti. A mio parere sarebbe auspicabile che fosse il Parlamento a fare le riforme ma non può essere una maggioranza con gli afflati giustizialisti del Movimento 5 Stelle e il garantismo di Forza Italia. Dopo quanto emerso sul caso Palamara una riforma soprattutto del sistema elettorale del Csm è necessario. Per questo proponiamo il sorteggio per limitare il potere delle correnti. Ma non dimentichiamo che la stragrande maggioranza dei magistrati sono fuori da queste dinamiche e sono servitori fedeli dello Stato.

Come prospetta il futuro del centrodestra al Parlamento Europeo? C’è bisogno di un avvicinamento tra i gruppi ed i partiti europei che condividono maggiormente ideologie conservatrici?

Perché no. Chi condivide l’idea dei Padri costituenti europei di una confederazione di stati sovrani e non una unione burocratica di sovrastrutture che non rispettano i cittadini e le identità delle singole nazioni è bene che si ritrovi, ma noi vogliamo salvare l’Europa e non affondarla. Più politica e meno burocrazia.

Che risultati si aspetta il suo partito dalla tornata elettorale del prossimo autunno?

Fratelli d’Italia come sempre farà la propria parte per far vincere il centrodestra con lealtà e coerenza come sempre e porteremmo il nostro contributo qualificante di idee e candidati.

All’interno dell’agorà politica e mediatica si discute molto del futuro della coalizione di centrodestra. Ritiene possibile l’avvento e la creazione di un partito unico, magari sulla scia del partito repubblicano americano?

Siamo in Italia non dobbiamo copiare gli altri. Credo che il centrodestra sia più forte se può rappresentare sensibilità varie ma compatibili. L’importante è lavorare con serietà e correttezza perché le coalizioni si reggono soprattutto sul rispetto reciproco.

Intervista all’On. Marco Osnato

Abbiamo intervistato l’On. Marco Osnato, dal 2018 è Deputato di Fratelli d’Italia e Capogruppo in Commissione Finanze, oltre ad essere membro e segretario della Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale. Aver conversato con lui ci ha permesso di scoprire dettagli importanti per il futuro del suo partito, in Italia come in Europa.

OSNATO: “PUNTIAMO SU UN FORTE PROGETTO DI CONSERVATORISMO ED UNITÀ IN EUROPA”

Come valuta Fratelli d’Italia l’introduzione del Green Pass obbligatorio per poter condurre una vita sociale effettiva?

Siamo stati tra i primi a chiedere un Green Pass nei mesi scorsi, per aumentare le libertà e favorire la ripresa del turismo. Strumento però che doveva essere strutturato in maniera completamente differente rispetto a come definito ed attuato ora. Queste modalità non ci trovano certo favorevoli.

Il vostro partito registra una crescita di consensi esponenziale e costante. Siete convinti di poter ambire ad essere il primo partito nazionale alle prossime elezioni?

Non facciamo politica per ottenere una medaglia, preferiamo lottare per mostrare i nostri valori ed ottenerne condivisione. Se ciò ci porterà a diventare il primo partito nazionale ben venga, altrimenti saremo comunque fieri del lavoro svolto.

Fratelli d’Italia ritiene fondamentale un profondo cambiamento all’interno del nostro sistema giudiziario. Pensate che la strada dei referendum, tracciata da Lega e Partito Radicale, sia una soluzione efficace?

Pensiamo che sia necessaria una profonda riforma del nostro sistema giudiziario. Approviamo la battaglia della Lega e del Partito Radicale sui referendum, appoggiandone però solo 4 dei 6. Infatti, crediamo che la Legge Severino vada cambiata ma non completamente cancellata. Anche la carcerazione preventiva non può essere completamente accantonata.

Come prospetta il futuro del centrodestra al Parlamento Europeo? C’è bisogno di un avvicinamento tra i gruppi ed i partiti europei che condividono maggiormente ideologie conservatrici?

Stiamo lavorando con la nostra presidente dell’ECR Giorgia Meloni proprio per questo. È questa la nostra prospettiva, chi si sente di seguire questo percorso con noi è ben accetto.

Che risultati si aspetta il suo partito dalla tornata elettorale del prossimo autunno?

Un grande risultato. Riprenderemo la guida di molte città italiane, soprattutto puntiamo a conquistare Napoli come centrodestra per la prima volta e ad affermarci in maniera netta a Torino.

All’interno dell’agorà politica e mediatica si discute molto del futuro della coalizione di centrodestra. Ritiene possibile l’avvento e la creazione di un partito unico, magari sulla scia del partito repubblicano americano?

Non escludo mai nessuna possibilità per il futuro. Al momento però non credo sia iniziativa prioritaria ed è comunque una strada complessa da ottenere. Penso che le diversità di partito vi stiano dando maggiore possibilità di raggiungimento di consenso e condivisione.