Polini: “Dalla Repubblica Romana alla lotta contro i totalitarismi”

Polini: “Dalla Repubblica Romana alla lotta contro i totalitarismi

Di Francesco Subiaco

Oggi 25 Aprile in occasione delle celebrazioni del 78° anniversario della sconfitta del nazifascismo, i repubblicani romani hanno organizzato una manifestazione politica e culturale per commemorare la Resistenza e ribadire i valori che ne hanno incarnato l’azione attraverso un evento intitolato “Dalla Repubblica Romana alla lotta contro ogni fascismo”. La manifestazione si svolgerà alle 11 alle ore 13 sulla terrazza del Gianicolo alla statua di Giuseppe Garibaldi, dove gli esponenti dell’unione romana ribadiranno e celebreranno i valori liberaldemocratici che hanno mosso l’azione del Pri e delle forze laiche durante la Resistenza, alla luce della tradizione mazziniana e delle sfide del presente. Durante l’evento interverranno Saverio Collura della direzione nazionale del Pri, Riccardo Bruno direttore politico de La Voce Repubblicana, Pino Pelloni della Fondazione Levi Pelloni, Simone Ascoli, Carlo Camangi e Michele Polini segretario dell’Unione comunale del Pri di Roma.

“Il 25 aprile, è una festa che rappresenta non solo la liberazione dell’Italia dal giogo nazifascista, ma che in verità incarna soprattutto la celebrazione della libertà, dell’anelito dei popoli ad essere padroni del proprio destino contro le oppressioni dei totalitarismi e le discriminazioni dei fanatismi ideologici”. Ha così commentato preliminarmente il segretario dell’Unione Romana Michele Polini, prima dell’avvio della manifestazione, rinnovando l’importanza di questa celebrazione poiché “oggi è più importante che mai rinnovare la memoria del 25 Aprile, perché è fondamentale in questo scenario di conflitto e di tensioni internazionali rinnovare i valori della libertà dell’individuo e dei popoli contro nuovi tentativi aggressivi e dispotici”. Ribadendo di fronte alle rievocazioni della storia del Partito Repubblicano, dalla Repubblica Romana fino alle controversie internazionali recenti prodotte dalle sfide delle autocrazie, l’importanza della “libertà, connessa indissolubilmente con la democrazia e con l’autodeterminazione dei popoli come valore fondante della nascita della nostra Repubblica e dei valori sia del nostro Partito che della Costituzione”. Sottolineando sulla scia di commenti autorevoli che il 25 aprile è “una festa di tutti e che appartiene a tutte le grandi forze politiche del Paese che trovano nei valori liberaldemocratici il fondamento di un dialogo comune che vede nella visione suprema della difesa della dignità e libertà dell’uomo un suo fondamento”.

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