Urso:”La Sovranità tecnologica sarà il fondamento della nostra indipendenza strategica” i commenti di Checchia e Luciolli

Di Francesco Subiaco e Francesco Latilla
Il 16 marzo si è svolta presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati la conferenza “Sovranità tecnologica e indipendenza nazionale”, organizzata dalla Fondazione Farefuturo in collaborazione con Digital Policy Council.
Dopo i saluti da parte del Segretario Generale della Fondazione Farefuturo, Matteo Gelmetti, e del Presidente del Digital Policy Council, Valerio De Luca, sono seguiti gli interventi del Ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e la lettura del messaggio di buon lavoro da parte del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.

Un intervento quello del ministro Adolfo Urso che ha sottolineato l’importanza del tema della sovranità tecnologica “per l’Italia e per la nostra Europa affinché non si trasformi il nostro continente in un polo museale, ma invece lo si trasformi in un polo tecnologico per lo sviluppo globale”. Una visione che, come ha affermato il ministro per lo sviluppo economico ai nostri microfoni, è fondamentale perché “difendere la sovranità tecnologica è una delle nostre priorità ed è per questo che il governo italiano si è impegnato in questi giorni in Europa anche per far capire che il 2023 dovrà essere l’anno di una politica industriale comune e della realizzazione di una sovranità tecnologica europea fondamentale per la realizzazione di una nostra vera indipendenza strategica”. Un progetto di lunga prospettiva, da svolgere insieme ai partner euroatlantici che dovrà essere perseguito al meglio “perché l’Occidente deve tornare in campo e l’Italia dovrà svolgere un ruolo fondamentale per dare il suo contributo in questa azione”.

Ad aprire il dibattito del primo tavolo tematico sullo “Stato stratega”, il Presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari, Giulio Tremonti, e a seguire gli interventi del Vicedirettore generale dell’Agenzia nazionale per la cybersecurity, Nunzia Ciardi, dell’Economista Roberto Pasca Di Magliano e del Docente degli Studi Strategici, Paolo Quercia, moderati dal Direttore delle Relazioni Internazionali Farefuturo, Ambasciatore Gabriele Checchia.
Il secondo tavolo di discussione incentrato sulla “sovranità tecnologica oggi”, ha visto gli interventi del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’innovazione, Alessio Butti, del Presidente della VII Commissione permanente della Camera, Federico Mollicone, del fondatore e presidente del “Centro Economia Digitale”, Rosario Cerra, del presidente di STMicroelectronics Italia, Giuseppe Notarnicola, del vicepresidente Global Market Development WWS at Microsoft, Antonio de Palmas, del direttore Affari istituzionali ed Europa Centro e Sud Orientale di Amazon Web Services, Franco Spicciariello, dell’AD e direttore generale del Polo Strategico Nazionale, Emanuele Iannetti, moderati dal Direttore Scientifico di Farefuturo, Luigi Di Gregorio.
Il terzo tavolo tematico è stato quello sulla “difesa e industria della difesa”, ha visto gli interventi dell’AD di Elettronica Spa, Domitilla Benigni, dell’AD di Rheinmetall Italia, Alessandro Ercolani, del Presidente Fincantieri, Claudio Graziano, e dell’AD di Avio, Giulio Ranzo, moderati dal Direttore Editoriale di Farefuturo, Mauro Mazza.
Il quarto ed ultimo tavolo tematico dedicato alla “sicurezza energetica e materie prime/terre rare”, con gli interventi del dottor Alessandro Aresu (Limes), del presidente Gruppo Iren, Luca dal Fabbro e del docente di Economia, Carlo Pelanda, moderati dal direttore delle Relazioni Internazionali Farefuturo, Ambasciatore Gabriele Checchia. All’ambasciatore Gabriele Checchia sono state affidate anche le conclusioni finali dove ha ribadito la necessità di “agire in complementarietà con l’alleato atlantico in una ottica comune di difesa di quei valori occidentali fondati sulla libertà e la democrazia”, mostrando la sua affinità con gli interventi del ministro Urso e del Presidente Tremonti sulla necessità di un’ azione culturale capace di orientare e gestire i cambiamenti del presente in un’ottica comune, democratica che vede “nella sovranità tecnologica e nell’indipendenza strategica dell’Occidente unito un fondamentale prerequisito”. Sugli interventi e sulle conclusioni dell’evento il presidente del Comitato Atlantico Italiano il Professor Fabrizio Luciolli, presente in sala, ha così commentato: “Ritengo di assoluta rilevanza e attualità i lavori del forum sulla sovranità tecnologica e l’indipendenza nazionale nei settori degli approvvigionamenti strategici. Dalla relazione introduttiva del ministro Adolfo Urso è apparso evidente come il mantenimento della superiorità tecnologica sia vitale tanto per l’Italia che per l’Occidente in un mondo sempre più competitivo, multipolare e caratterizzato da potenze autocratiche.
Sfide, se non minacce, che richiedono una visione strategica nazionale che spazi dalle priorità per l’industria della difesa, alla sicurezza energetica e al reperimento delle terre rare, come è emerso dalle conclusioni dell’ambasciatore Checchia, responsabile delle relazioni internazionali della fondazione Farefuturo“.
