– Francesco Latilla
Charlie Risso è un’artista dalla grande sensibilità la cui voce, come quella di una fata delle foreste scandinave o le sirene dei mari britannici, ha la potenza devastante di un tornado, proprio come l’omonimo album che sta riscuotendo sempre più successo e che finalmente è approdato dal vivo, in alcuni concerti che hanno visto la musicista genovese nuovamente in scena, col suo pubblico ad acclamarla. Una delle serate fondamentali di questo tour è assolutamente quella avvenuta lo scorso 25 novembre a La Claque di Genova. “È stato un bellissimo ritorno. Giocavamo in casa, il ché non è detto che sia necessariamente più facile perché in verità non hai soltanto tuoi fan o altri musicisti che ti seguono e vengono a vederti suonare, ma anche una buona parte del pubblico con cui hai una grande confidenza, persone che ti conosco meglio, e quindi salire sul palco e condurre il gioco diviene più particolare, strano. Devo però dire che è risultato tutto esplosivo, è stata davvero una serata calda, energetica, alimentata poi da un posto straordinario, La Claque, con una bellezza fuori dal comune che emana un fascino a metà tra il francese e l’inglese, sicuramente il luogo più metropolitano, più underground dove fare musica a Genova. Sapevo che sarebbe stato un ritorno caldo e per questo abbiamo deciso di riprendere il concerto, anche in virtù del fatto che il luogo si presta benissimo.” Durante l’estate 2021 Charlie Risso e la sua band si sono esibiti su importanti palchi come quello del Goa Boa Festival, aprendo il concerto dei Coma Cose, a Cogoleto in un full-live con il loro batterista. Risso sottolinea l’importanza di questi live definendoli il risultato di un lavoro durato un anno e uscito la scorsa stagione durante il lockdown: “Suonare su questi palchi è stato come portare alla luce, in città, tutto il lavoro svolto tempo addietro. Nel live del 25 novembre abbiamo presentato anche due inediti che faranno parte di un EP prodotto da Federico Dragogna(Ministri) che trovo sia una persona, oltre che un’artista, straordinaria con cui mi sono confrontata per diversi giorni nello studio di Mattia Cominotto che è il mio produttore di sempre col quale abbiamo collaborato, nonostante la produzione di questo EP sia affidata esclusivamente a Federico, quindi era presente nel pubblico de La Claque, il ché fa sempre uno strano effetto, quando i tuoi produttori vengono a sentirti suonare. Volevamo lanciare qualche chicca al nostro pubblico, finchè non ci sarà un’uscita ufficiale nei primi mesi del 2022. L’EP è composto da quattro brani, la cui produzione è evidente all’ascolto che sia un po’ diversa dalle mie modalità solite compositive e sono felice di questo beat più incalzante che da una forza synth al progetto, fondendosi con il folk-rock e il dream-pop.” Adesso per la Risso è un grande momento e nuove sfide si pongono dinanzi al suo cammino, infatti ha annunciato di essere al lavoro per il terzo disco, lavorando su nuovi elementi legati a scenari internazionali e sulla commistione di vari generi, collaborando con Robin Manzini, uno dei tre chitarristi che suonano con lei, sul piano della scrittura in quanto uno dei quattro brani porta la sua firma. La distribuzione sarà sempre affidata a Sounzone e Incadenza. Il successo inarrestabile che Charlie Risso sta riscuotendo ovunque l’ha già portata su una nuova via, quella del cinema. Nel 2022 uscirà nelle sale il film “Tramonto a nord ovest” e Risso, assieme alla violoncellista Rachele Rebaudengo, anch’essa di genova, dopo aver collaborato diverse volte, è giunta alle orecchie della regista Luisa Porrino, la quale ha voluto espressamente tre brani dell’album “Tornado” all’interno della colonna sonora del suo film, brani(Tornado, Dark, Hollow Town) che sono stati arrangiati mesi fa, sul Lago d’Orta nel Digital lake Studio di Alberto Gallo, creando così le versioni cinematografiche con gli archi. La collaborazione con Porrino si è rivelata molto efficace, tant’è vero che la regista ha proposto alla musicista di incidere un brano in più, una cover di una ballata folk che la riporta alle origini del suo percorso.