Recensione su “Per una nuova destra”

Recesione di Tommaso de Filippo

LA VIA DELLA LIBERTA’: PER UNA NUOVA DESTRA E’ L’ARMA PER
LA RIVOLUZIONE ECONOMICA E POLITICA


Lo stavamo aspettando! Probabilmente è questa l’esclamazione
più adatta al testo “Per una nuova destra” di Daniele Capezzone.
Un libro denso di speranze e proposte per il centrodestra italiano,
frutto delle convinzioni liberali dell’autore, volte ad ottenere
stabilità e maggiore concretezza nella coalizione.
In primis, appaiono punti cardine quelli relativi all’approccio
economico e sociale da presentare ai cittadini: superare le
chimere stataliste sarà fondamentale per ottenere una forza
liberale e rispettosa dell’individuo, soprattutto nell’epoca dei
lockdown e delle repressioni dello stato sui cittadini.
Infatti, è solo il singolo a poter realizzare il proprio successo e
poter reggere il peso dei propri fallimenti, rimanendo in ogni caso
estraneo a logiche collettiviste, spargitrici di dolci illusioni ed
amare realtà sul proprio cammino.
Capezzone menziona adeguatamente la figura di un mito come
Clint Eastwood per simboleggiare l’individuo sovrano, che può di
conseguenza ergersi a guida ed esempio per gli altri.
Inoltre, anche la figura di Grover Norquist con il suo Americans
for Tax Reform (ispiratore di Mercatus, centro studi liberista di
cui l’autore è fondatore) travolge e cattura l’attenzione del
lettore, in virtù del fondamentale stravolgimento fiscale di cui vi è
bisogno in Italia. Effettuare un radicale taglio delle tasse sarà la
conditio sine qua non per apportare reali benefici alle aziende ed
ai cittadini oppressi e perseguitati dal fisco.
Anche in ambito geopolitico si concentrano le immediate priorità
di azione. Lo scontro bipolare tra USA e Cina per la supremazia

mondiale non può vederci estranei o protagonisti di ambiguità
politiche e comportamentali.
E’ pertanto necessario che l’Italia eserciti in prima persona il
proprio ruolo di alleato degli Stati Uniti, provando a contrastare
l’avanzata del regime di Pechino, impedendo ovunque sia
possibile la nascita di partnership commerciali con il dragone.
Lungimirante e condivisibile è soprattutto la linea tracciata ed
auspicata per l’avvento di una nuova struttura del centrodestra,
basata sulla creazione di un Republican Party italiano.
Esso diventerebbe contenitore di differenti sfumature
ideologiche, basando sulle lunghe ed affascinanti primarie
all’americana la scelta del proprio candidato unitario.
Anche in ragione di ciò, sarebbe fondamentale concentrarsi su
due battaglie principali, quella per il Federalismo ed il
Presidenzialismo. La necessità di arrivare all’elezione diretta della
massima carica dello Stato rappresenterebbe una rivoluzione
portatrice di benefici per la stabilità politica nazionale.
Insomma, questo testo potrebbe rappresentare un manuale di
consigli utili ai tre leader della coalizione, bisognosi di una guida
ideologica e programmatica, federatrice delle proprie rispettabili
diversità. Nel 1962 il Senatore del Grand Old Party Barry
Goldwater diede alla stampa “Il Vero Conservatore”, un suo
manifesto elettorale che purtroppo non gli evitò la sconfitta alle
elezioni presidenziali, contro Lyndon B. Johnson.
Tuttavia, quel piccolo manoscritto ebbe un compito
maggiormente prezioso e di attuale valenza storica. Quello di
fungere da ispirazione per Ronald Reagan, che nel corso delle sue
memorabili amministrazioni applicò alcune idee contenute nel

libro, riconoscendosi nella bontà e nell’efficacia di esse.
Pertanto, il nostro auspicio è che questo testo possa
intraprendere un percorso simile, dimostrandosi di aiuto per il
leader del centrodestra che verrà, nella convinzione della
rivoluzione di idee e visioni sociali che una nuova destra dovrà
apportare.

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